L’olio d’oliva è di grande utilità  per l’organismo umano, un fatto confermato da numerosi studi scientifici che hanno contribuito alla sua conoscenza e popolarità in tutto il mondo. Inoltre l’olio d’oliva è un ingrediente fondamentale e caratteristico della dieta mediterranea.

Fin dai tempi dei romani, autentici “scopritori” dell’olio d’oliva, questo grasso vegetale è stato oggetto del desiderio di esperti di gastronomia, nutrizionisti, e medici in genere, interesse che è dimostrato dal proliferare di studi sui benefici di questo “oro liquido”.

Il primo indizio che ha destato la curiosità dei ricercatori è stata la longevità degli abitanti del bacino del Mediterraneo, che godono di un’aspettativa di vita più lunga rispetto ad altri paesi sviluppati. Dopo diversi anni di studi, gli studiosi hanno concluso che il segreto stava nella dieta mediterranea, e più precisamente nel suo prodotto di punta: l’olio d’oliva.

Proprietà dell’olio d’oliva

Con un alto contenuto di acidi grassi monoinsaturi (acido oleico) e componenti antiossidanti (vitamina E e composti fenolici), l’olio di oliva vergine è un alimento essenziale in una dieta sana ed equilibrata, con molteplici benefici per la salute. L’acido oleico monoinsaturo previene la comparsa di numerose patologie, in particolare malattie cardiovascolari e cancro, e ritarda il processo di invecchiamento. Questo grasso, secondo gli esperti, contribuisce alla riduzione del colesterolo negativo, aumentando al contempo i livelli di colesterolo buono. Il risultato è un minor rischio di malattie cardiovascolari, come l’ostruzione arteriosa e l’infarto miocardico acuto.

  • Previene l’obesità. I popoli dei Paesi del Mediterraneo, i maggiori consumatori di olio d’oliva nel mondo, soffrono di questo disturbo dell’uno per cento in meno rispetto ai cittadini americani.
  • Previene l’arteriosclerosi. L’olio d’oliva ha un effetto differenziale rispetto ad altri oli vegetali ricchi di acidi grassi polinsaturi o monoinsaturi, essendo molto simile al meccanismo d’azione degli acidi Omega 3. Tutti gli oli vegetali portano ad una diminuzione del colesterolo LDL (colesterolo cattivo), tuttavia solo l’olio d’oliva previene l’abbassamento del colesterolo HDL (colesterolo buono).
  • Abbassa la pressione sanguigna. L’olio di oliva, attraverso l’acido oleico e le sue componenti antiossidanti, agisce su diversi processi legati all’insorgenza delle trombosi. In questo modo l’acido oleico abbassa la pressione sanguigna, protegge l’endotelio dell’arteria e attenua il processo infiammatorio.
  • Riduce il bruciore di stomaco. Seguire per 30 giorni una dieta con una netta predominanza di grassi monoinsaturi (olio di oliva) porta ad una riduzione dell’acidità intragastrica rispetto alle diete ricche di acidi grassi polinsaturi (olio di girasole). L’utilizzo dell’olio di oliva è consigliato come arma efficace nella prevenzione e terapia nutrizionale delle patologie gastrointestinali dove è richiesta una limitazione della secrezione acida gastrica.
  • Combatte il ​​morbo di Crohn. L’olio di oliva vergine sembra avere effetti antinfiammatori. Gli acidi grassi monoinsaturi e i composti fenolici presenti nell’olio di oliva riducono la necrosi e svolgono un ruolo protettivo contro queste malattie.
  • Previene lo stress ossidativo. L’olio d’oliva, con un profilo lipidico fondamentalmente monoinsaturo (acido oleico), un potenziale ossidativo molto basso e un alto contenuto di antiossidanti fenolici (vitamina E, idrossitirosolo …), rappresenta uno dei principali alimenti per prevenire lo stress nutrizionalmente ossidativo.
  • Aiuta a prevenire il cancro. L’olio d’oliva genera pattern ormonali che non stimolano processi cancerogeni, alterano meno il sistema immunitario, generano livelli significativamente più bassi di eicosanoidi legati alla crescita del tumore e alterano l’espressione genica di numerosi elementi legati alla proliferazione cellulare in misura minore rispetto a altri grassi, principalmente del tipo AGP n-6.
  • Svolge un ruolo fondamentale per il feto. Un eccesso di acidi grassi polinsaturi nella dieta della donna incinta produce un’alterazione del metabolismo fetale e un significativo ritardo nello sviluppo postnatale, che si manifesta con un tasso di crescita più lento, apertura ritardata degli occhi e del condotto uditivo ed un rallentamento dei riflessi psicomotori. Questi cambiamenti sono accompagnati da una significativa diminuzione della vitamina E e dell’acido arachidonico nel plasma e nei tessuti materni e fetali, effetti che possono essere evitati quando questi grassi vengono sostituiti dall’olio d’oliva.

Usi medicinali e cosmetici dell’olio d’oliva

Molti degli usi dell’olio d’oliva sono legati ai rimedi usati in passato per alleviare i disturbi fisiologici. Sono i cosiddetti rimedi popolari, e oggi non vengono più utilizzati perché lo sviluppo dell’industria farmaceutica ci fa ricorrere ai farmaci. Tuttavia, l’uso dell’olio d’oliva è molto utile e può entrare a far parte dei rimedi che utilizziamo quotidianamente.

Olio d’oliva in frittura

L’olio d’oliva, per le sue qualità fisiche e chimiche, è il più adatto per la frittura, in quanto resiste meglio a temperature fino a 180-200 ºC. È il più stabile, la sua decomposizione è più lenta e, inoltre, il cibo è meno impregnato, il che fa sì che la frittura contenga meno calorie ed è più digeribile . L’olio d’oliva resiste a temperature più elevate rispetto ai semi (girasole, soia, mais).

Conservazione dell’olio d’oliva

Per sfruttare appieno le buone qualità dell’olio d’oliva è opportuno tenere conto di alcuni semplici consigli: conservare in luogo fresco e senza luce diretta; impedirgli di aerare, per questo dobbiamo chiudere bene la bottiglia; quando si usa per friggere, non utilizzarlo più di cinque volte; non mescolarlo con altri oli durante la frittura; consumarlo fino a un anno e mezzo dalla spremitura.